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Da qualche mese nel nostro gruppo sono apparsi diversi interessanti lavori di un collega, il prof. Marco Mellace. Abbiamo il piacere di parlarvene perché crediamo che meritino la vostra attenzione.

Caro Marco, ci dici dove insegni e che discipline insegni?

Insegno all’IIS Luca Paciolo di Bracciano, sono insegnante di discipline economiche, ma da diverso tempo sono docente di sostegno nella sede del Professionale che ha attivato dallo scorso anno l’indirizzo di web community management, un indirizzo che offre possibilità di acquisire conoscenze e competenze importanti nella professione di web community manager, tra le più richieste attualmente nel mercato del lavoro. Avendo dato supporto agli alunni con obiettivi minimi, ho dovuto potenziare negli anni le mie competenze trasversali. Un lavoro faticoso ma avendo tante passioni l’ho sempre fatto con gioia e voglia di conoscere sempre di più per condividere il più possibile con i miei pari e i miei discenti nuove conoscenze e nuove scoperte. In generale credo che non sia importante quanto tu possa sapere, ma quanto tu riesca a condividere. Ho insegnato molti anni in una scuola privata, poi ho vissuto una partentesi di tre anni che mi ha permesso di approfondire le mie conoscenze in ambito informatico. Poi il ritorno a scuola. Ricordo un tempo di aver letto che John Lennon nel 1974 tornò a suonare dal vivo con Elton John a New York dopo 3 anni ed aveva paura di entrare sul palco. Fu la stessa paura che ebbi io al mio ritorno a scuola poi è come quando ti butti in acqua e ti abitui a restarci. La paura passa e inizi a nuotare!

Da dove deriva la passione per le ricostruzioni 3D?

Passione. Vivo di passioni. Ero molto più giovane il 3d è sempre stata una di queste. Mi divertivo con gli ambienti di sviluppo open source e ho creato poi semplici giochi in c# e c++.  Amo l’arte e il 3d è una forma d’arte. Quindi per questo motivo è nata la passione e la voglia di approfondire il mondo 3d. 

Il mondo 3d è molto vicino ai giovani. È inevitabile. Oggi una buona parte della loro vita ruota attorno a questa realtà: giochi, cartoni animati etc.…. per loro è una passione. Quindi mi sono detto: “Perché non riversare la mia passione che è anche la loro passione, nella didattica?” Ormai la scuola digitale è un mondo sempre più presente in molte realtà scolastiche. Penso che il digitale e quindi le ricostruzioni, il 3d debbano mettersi al servizio degli approcci tradizionali. Debbano essere strumenti di supporto e non sostituirsi agli altri strumenti. Semmai integrarsi ma non sostituirsi. Voglio dire che se al termine del mio filmato di Creta o del Colosseo un alunno apre il libro per approfondire, o meglio ancora corre in libreria a comprare un libro, o ad aprire il proprio libro di testo con maggiore interesse, questa è una gran cosa. I miei lavori (ricostruzioni 3d comprese) sono un invito alla lettura. 

 

Hai fatto diverse ricostruzioni meritevoli di attenzione anche per la ricchezza di dettagli,. Esse mi hanno fatto pensare a quel che vediamo nelle trasmissioni dedicate mentre qui un solo prof si occupa un po’ di tutto. Raccontaci la genesi di qualcuna di esse.

Si, cerco sempre di non lasciare mai nulla al caso. Scelgo le texture con la massima attenzione perché credo che siano fondamentali per avere un risultato accettabile e verosimile alla realtà. I ragazzi sono abituati con realtà virtuali ormai iperrealistiche. Ovviamente l’estetica non è tutto. Anzi come dicevo, per me il 3d è una forma d’arte e a volte magari mi capita di vedere lavori oggettivamente meno realistici dei miei ma che colpiscono la mia anima più che mai. È questione di generi. Ami i quadri del rinascimento per un motivo ma ami il futurismo o l’impressionismo perché ti danno altre emozioni. 

Nelle trasmissioni c’è un approccio modulare, una catena di montaggio, ognuno fa qualcosa e devo ammettere che amo l’approccio cooperativo. Io sono solo è vero, e questo è il risultato dell’avere tante passioni e voler riversare queste passioni in qualcosa che possa dare un aiuto, un supporto, un sostegno agli alunni nel nostro caso. 

Dico sempre che potrei raccontare molte genesi dei miei lavori. Potrei scrivere davvero un libro sui making of dei miei lavori. Nello specifico riguardo ai miei lavori 3d scelgo di raccontare Creta. Fu una ricostruzione che mi impegnò in diversi momenti. Il grosso della ricostruzione però è stato fatto tra l’ottobre e il novembre del 2018. Un mese. E pensare che avevo fatto tutto in una settimana! Poi disattivo l’auto salvataggio per alleggerire l’ambiente di sviluppo open source succede che il Pc va in crash e io avevo praticamente terminato il mio lavoro in tempo utile per poter far vedere agli alunni in compresenza con il collega di storia dell’arte il Palazzo di Cnosso. Nel crash probabilmente sono stati cancellati sprazzi di mappa. Vado a riaprire il documento e trovo solo le colonne! Era come se ci fosse stato un cataclisma dentro la mia mappa. Quella sera in un primo momento mi era davvero crollato il mondo addosso. Poi ho pensato: “Gli antichi greci interrogavano l’Oracolo di Delfi, ecco mettiamola così, hai interrogato anche tu l’oracolo e ti ha detto che la mappa andava rimossa perché c’era qualcosa che non andava, la rifarai e verrà meglio della precedente!” Questo mi ha aiutato a superarla! Sono riuscito a fare il Palazzo di Cnosso e l’abbiamo vista con gli alunni di diverse classi, loro sono stati felici! Potrei raccontarne tantissime storie sui miei making of come un vecchio irlandese in pub che racconta la sua vita di marinaio e le sue avventure. Ogni lavoro ha la sua storia alle spalle e partecipare in prima persona ad ogni aspetto, ovviamente aumenta gli aneddoti e i ricordi. In generale amo molto anche collaborare con gli altri come dicevo. Imparo molto dai miei colleghi. In ogni caso, anche quando possiamo essere lontani e diversi da noi, possono farti crescere. Li osservo con ammirazione e rispetto. È un’opportunità che diamo e che ci viene offerta. Se ho l’opportunità di migliorare il mio lavoro didattico ben venga la collaborazione! Nella ricostruzione di Sparta mi ha aiutato a distanza un cittadino di Atene molto preparato e anche Sparta è stata un’avventura straordinaria!

Ci hai parlato di didattica capovolta, come la gestisci e la metti in atto usando anche i tuoi lavori?

 

Essendo un insegnante di sostegno, la metto in atto in stretta collaborazione con i miei colleghi curricolari.

I miei contenuti vengono utilizzati anche nell’ambito della didattica tradizionale come strumenti di supporto.  Matematica, italiano, storia, storia dell’arte, economia aziendale etc.…. Cerco di dare il mio aiuto il mio supporto ai miei pari e ai nostri alunni. La mia passione mi porta a lavorare continuamente su un progetto. Poi arriva l’alunno che ha bisogno di un approfondimento su Martin Lutero o Su Tasso. È un po’ come il vasaio. Mio nonno faceva il vasaio. Il Vasaio che fa il suo lavoro con passione non si ferma mai, crea sempre. Ma quando arriva una commissione, un vaso su richiesta, il vasaio dà la precedenza alla commissione e nel nostro caso al discente con il bisogno di avere un aiuto ulteriore e io cerco di darglielo con i miei contenuti. Spesso i contenuti che realizzo sono a cascata, nel senso che possono essere utilizzati anche da alunni più piccoli, da alunni di scuole di grado inferiore dei nostri. Si io utilizzo solo i miei lavori. Voglio dire, non ho scoperto l’America. Ci sono contenuti digitali straordinari sul web e io non mi metto assolutamente in competizione. Anzi, quando vedo un contenuto che reputo immenso, bello e più incisivo del mio sullo stesso argomento, me lo studio millimetro per millimetro con ammirazione e stupore. Quindi creo qualcosa di mio mantenendo intatta la mia ammirazione in eterno.

 

Parlaci del tuo canale youtube

Si chiama Flipped Prof è un'idea nata dopo la partecipazione ad un corso di formazione sulla Classe Capovolta, anche cercando di seguire quanto indicato dalle linee guida del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale). Un corso che frequentai nel 2017 a Roma e che mi diede l'occasione di conoscere quello che considero il mio mentore, Claudio Marchesano un vero e proprio maestro per me e amico. Ricordo ancora quando la mia piattaforma digitale venne presentata nella scuola dove lavoro, l'IIS Luca Paciolo di Bracciano nel novembre del 2017. Il canale aveva pochi iscritti, appena 7! Ed erano pochi a crederci: il sottoscritto, la mia Vice Preside di Sede e il Mio DS Stefania Chimienti, che ha sempre lasciato spazio alle mie idee. Le ringrazio e  un pensiero va anche al mio amico Rocco e collega Rocco al Mio Vice Preside che mi ha inserito nel team per l’innovazione digitale e a tutte le persone che come me fanno questo lavoro con tanta tanta passione. Oggi il canale ha quasi 1700 iscritti e oltre 250.000 visualizzazioni. La mia come ho già sottolineato è una passione. Conosco tante persone molto più talentuose di me. Dei veri geni. Purtroppo a volte non è facile incanalare il genio in un progetto. Io non mi ritengo tale, ma posso dire con certezza di avere passione e pazienza. Passione scaturita dalla voglia di fare tanto in una scuola in continua evoluzione. Su Flipped Prof non ritengo mai concluso un argomento trattato. Si può sempre migliorare e approfondire i contenuti digitali. Avrò fatto almeno una ventina di contenuti su Creta proprio perché scopri sempre qualcosa di nuovo, qualcosa da condividere con i propri colleghi e discenti. Un accrescimento comune. Imparo molto da colleghi e discenti attraverso l'osservazione e l'analisi dei loro bisogni. Spesso creo contenuti nei quali non c'è l'audio. Faccio il doppio della fatica ma il testo aiuta molto alunni dsa con dislessia, quindi ne vale la pena. Il mio approccio di scuola digitale non ha la presunzione di sostituirsi agli approcci tradizionali. Credo che la scuola capovolta e la tecnologia siano un'opportunità da sfruttare a pieno e, un valido strumento di supporto. La mia didattica digitale non ti dice: “Bene ora c'è la scuola digitale, basta libri" Anzi, l'esatto contrario. Sogno la scuola della condivisione nella quale i miei contenuti digitali possano essere un invito alla lettura. Un ulteriore strumento di supporto che aiuti gli alunni a scoprire sempre di più ogni forma di acquisizione dei concetti, passare dal contenuto digitale al libro e viceversa nel segno di quella filologia "petrarchiana" a me tanto cara. Sogno una scuola nella quale la connessione e la condivisione tra le parti possa essere un fatto concreto. Una scuola nella quale la tecnologia non si sostituisca agli approcci tradizionali ma che possa mettersi al servizio di libri e approcci frontali per accrescerne il valore aggiunto. I miei contenuti sono pensati per gli alunni che seguo più o meno da vicino, ma attraverso forme semplici, più o meno volutamente stilizzate li ho voluti creare per renderli maggiormente fruibili a cascata anche ad alunni di età inferiore. L'obiettivo è quello di creare un input che possa accrescere l'interesse e la riscoperta di qualsiasi forma di acquisizione dei contenuti in un mondo dove la tecnologia e la didattica digitale debbano essere strumenti presenti, concreti e imprescindibili e validi strumenti di supporto alla didattica tradizionale al fine di accrescere la consapevolezza e la ricerca della vera condivisione degli intenti. La passione ci porta a scoprire gli occhi tristi di un alunno nel vedere delle rovine e non riuscire ad immaginare oltre. La passione ci aiuta a farli immaginare a dargli un'idea di ciò che è stato proprio perché sfogliando la pagina del libro, alla prossima rovina riusciranno a immaginare l'oltre. Ovviamente non ho scoperto l'America. Ci sono tantissimi supporti di didattica digitale in rete meravigliosi e in questi io trovo sempre l'opportunità di osservare ogni millimetro della loro consistenza e del loro spessore, per poter dare il mio piccolo contributo. Flipped Prof è e sarà sempre un ambiente digitale dinamico, la strada del miglioramento e della condivisione è sempre aperta, ed è la strada che aiuta a crescere tutti noi

 

Recentemente mi sembra di aver letto che un. Quotidiano in Puglia ha recensito e menzionato le tue ricostruzioni su Taranto, ce ne parli?

Si, sono stato contattato da Francesca Rana, giornalista del Quotidiano Di Puglia. Mi ha intervistato una mattina e abbiamo avuto una piacevole conversazione! Come disse John Lennon nel 1968, (si vede che sono un amante dei Beatles?): “Non c’è cosa più bella che parlare delle proprie canzoni! Posso dire lo stesso, non c’è cosa più bella che parlare di come è nato un mio lavoro nell’ambito della didattica digitale.  E così abbiamo parlato in particolare della mia ricostruzione di Taranto. Credo che sia stata la prima vera ricostruzione al mondo che ha tentato di ricostruire per intero la città nella sua estensione più o meno. Lo stesso credo di poter dire sul Parco Archeologico di Selinunte, Su Kroton e sul Castello normanno di Squillace. Volevo far approfondire il più possibile La Magna Grecia agli alunni in collaborazione con i docenti di storia e di storia dell’arte ed è stato anche un omaggio al mio DS nativa di Taranto che tanto ha creduto e crede in me lasciando spazio alle mie idee. La ricostruzione ha avuto tanto successo e anche alcune critiche secondo le quali diversi aspetti della città andavano rivisti in maniera differente. A questo proposito proprio per chiarire i miei intenti, ho preparato un report preventivo di 12 pagine nelle quali spiego passo passo i criteri utilizzati per la realizzazione di tale opera e devo dire che coloro che avevano espresso dubbi sulla ricostruzione e che hanno poi letto questo report, si sono felicemente ricreduti inviandomi messaggi di stima. Oggettivamente purtroppo a Taranto ancora è stato scoperto poco. Quindi è molto difficile fare una ricostruzione vicina alla realtà. Nella mia lezione capovolta disponibile sul mio canale ribadisco i miei criteri utilizzati nella ricostruzione. Principalmente ho fatto fede ai racconti di Strabone considerato in ogni caso un’eccellenza in merito all’attendibilità delle sue narrazioni di storico e geografo. Detto questo ribadisco che Flipped Prof è un ambiente dinamico quindi se un lavoro è suscettibile di aggiornamenti e miglioramenti significativi, farò sempre nuove versioni. Pensate che il Pantheon che tuttavia è un monumento ben definito e per fortuna giunto in un ottimo stato di conservazione è giunto alla sua quinta revisione da parte del sottoscritto!  Se poi questo lavoro contribuisce a dare un ulteriore valore aggiunto agli alunni è la soddisfazione più grande! La ricostruzione è piaciuta in ogni caso moltissimo e ad essa è stato dedicato un servizio su Studio 100, un’emittente televisiva di Taranto.

 

Grazie mille e speriamo di rivederti presto con nuovi ed interessanti lavori

Senz’altro e grazie a te Salvo per questo onore che mi hai concesso. Spero che questo nostro momento di condivisione sia stato piacevole, sono immensamente onorato per questa nostra intervista caro collega! Tanta emozione! A presto da Flipped Prof Marco!

chi vuole gradire i lavori del prof Mellace può vederli sul canale youtube flipped prof